Edizione forse meno emozionante delle altre per la mancanza di un vero duello nella LMP1, dove il dominio Toyota era scontato sin dal giorno della presentazione ufficiale dei partecipanti. Anche se, in modo particolare la numero 7 ha dimostrato come in una 24h nulla si possa mai dare per scontato, una serie di sfortune iniziate dalla Q1 con il frontale quasi da parcheggio del super mercato con la Oreca (https://youtu.be/fUUChrpRN0s` che si era appena girata e l’inconveniente occorso in gara quando era al comando.

La vera lotta che abbiamo veramente apprezzato è stata nella GTE, sia nella Pro sia nella Am abbiamo visto battaglie serrate, colpi di scena ed un risultato che davvero non ci aspettavamo.

Tante case ufficiali impegnate, tanti piloti noti ai più per la militanza in F1. L’aspetto che mi ha stupito maggiormente è stata la costanza dei tempi. Vedere i piloti che giravano con tempi fotocopia ed an ritmo così sostenuto in una gara così dura è stato davvero impressionante.

Menzione particolare al nostro Matteo Cressoni, alla sua seconda partecipazioni alla 24H ha davvero fatto la differenza, non me ne vogliano gli altri piloti che lo hanno affiancato sulla splendida 488 e che si sono comportati in modo egregio, però vedere guidare Matteo è sempre un piacere. Quando le LMP2 o addirittura LMP1 superavano le GTE Am, queste ultime sembravano ferme. Quando invece alla guida c’era Cressoni, sempre correttissimo e senza mai ostacolare nessuno, la differenza non era così importante, la sua velocità in uscita ed in ingresso di curva era sempre davvero notevole e costante.

Siamo sicuri che ci sarà per lui una terza edizione, e stavolta il podio lo vogliamo!

 

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Marcello Rossetti

Marcello Rossetti

Appassionato di auto da sempre, amante della guida e del pilotaggio. Fammi fare 70 curve in mezzo al verde e sono felice