Buongiorno a tutti,

come sapete non ci occupiamo di motociclismo poiché è un argomento che conosciamo poco, quindi di solito rimaniamo nel mondo delle auto, oggi però mi sento di analizzare quanto è successo ieri in Moto GP, dal punto di vista di un esterno, come si sa, quando si parla tra tifosi, prevale il cuore, io vorrei metterci passione senza prendere troppo le parti.

Come sapete ieri si è svolto il Gran Premio di Argentina di Moto GP, è stata un’edizione davvero particolare, poiché con le condizioni meteo instabili, 23 su 24 piloti dopo il giro di ricognizione sono rientrati ai box per cambiare il tipo di pneumatico. Ciò si è tradotto in una partenza ritardata con una griglia insolita, un uomo solo al comando ed un centinaio di metri più indietro il resto del gruppo. Come se questo non bastasse già, a Marquez si spegne la moto, lui balza giù come un gatto, la spinge e la accende, come facevano noi con il Ciao o il Bravo, percorre un breve tratto di pista contromano, scende di nuovo dalla moto, la spinge e la posiziona in griglia, il tutto in pochi secondi tra l’agitazione dei commissari.

Parte finalmente la corsa.

Dopo pochi giri, Marquez si trova in testa, si è liberato del gruppo, ha ripreso con relativa facilità Miller (che partiva per primo con vantaggio) e sembra avviato ad una facile vittoria, poi i commissari lo penalizzano con un Ride Through nella corsia dei box, ufficialmente per avere percorso la pista contromano, questo lo porta tra le ultimissime posizioni.

La rimonta

Da questo momento, a mio avviso il capolavoro, Marquez sembra correre su un altra pista, mentre tutti vanno sulle uova perché non si capisce l’aderenza, non si sa quanto si possa spingere, sembra che stia ancora piovendo, etc etc, lui viaggia un secondo e mezzo più veloce degli altri. Sorpasso su sorpasso guadagna posizioni.

Le penalità (le altre)

A Marquez viene chiesto di cedere la posizione per un sorpasso azzardato ai danni di un altro concorrente, il problema è che aveva già passato anche altri piloti, per cui rallenta tantissimo fino a farsi finalmente superare, poi di nuovo giù, come se non ci fosse un domani in una rimonta selvaggia.

Epilogo della gara

Arriva il momento di Valentino, Marquez entra evidentemente troppo forte e colpisce Vale, il quale è costretto ad allargare, esce di pista di pochi centimetri, ma l’erba bagnata non perdona e la caduta è inevitabile. Alla fine Marquez per questa manovra verrà penalizzato di altri 30 secondi.

Considerazioni

A mio avviso ciò che ha fatto Marquez ieri è straordinario, oggi si fanno tutte le polemiche per l’incidente con Vale, per le scuse non accettate e tutto il resto, ma vista dal punto di vista prestazionale, io sono letteralmente incantato da questo ragazzo. So che molti mi diranno che è stato scorretto, che è pericoloso, che se tutti facessero così etc etc, Intanto permettetemi, gli altri non fanno così perché non ci riescono, secondo, è facile stando seduti o in piedi sul divano commentare in un generico, avrebbe dovuto aspettare o passare in un altro punto. Il problema è che Marc non ha una moto diversa o una pista diversa, fa (in teoria) lo stesso sport degli altri. In quelle condizioni non poteva allargare, non poteva fare altre traiettorie, come premesso, non capisco molto di moto, però anche nella auto, lo sappiamo bene che quando esci dalla traiettoria ideale a vai sullo sporco perdi completamente l’aderenza, e questo quando siamo sull’asciutto, figuriamoci sul bagnato! Per andare così forte doveva spingere al massimo in quell’unico binario.

Conclusione

Non sto difendendo ad oltranza Marquez che non ha bisogno di un avvocato delle cause perse quale potrei essere io, sto dicendo che come gesto atletico di guida ieri è stato straordinario, ha fatto un capolavoro, facendo due rimonte incredibili. Lascio a tutti gli altri le polemiche delle scuse, delle regole e dei contatti, io dico solo, questo ieri andava il doppio degli altri e su questo non ci piove!

E voi cosa ne pensate?

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Marcello Rossetti

Marcello Rossetti

Appassionato di auto da sempre, amante della guida e del pilotaggio. Fammi fare 70 curve in mezzo al verde e sono felice