Abbiamo avuto il grande piacere di scoprire questa simpatica vettura dalla linea grintosa e accattivante, piace al pubblico femminile così come ai ragazzi e alle coppie giovani, la formula è quella consolidata, seduta alta, forme compatte, ma aggressive, dimensioni generose, ma non eccessive.

L’esemplare in prova monta il 1.0 tre cilindri hybrd ecoboost da 155 cavalli, ed è una gran bella sorpresa. L’abbinamento col cambio manuale dell’esemplare in prova poi accentua alcune caratteristiche davvero peculiari. La vettura va bene, ha una gran coppia, consuma poco e si muove con disinvoltura sia nel traffico sia ad andatura sostenuta, ma è quando le si chiede di più e si “tira” una marcia che inizia il vero divertimento.

Molte case sono arrivate ad inserire delle motorizzazioni turbo nella loro gamma per andare incontro alle esigenze di riduzioni di emissioni di Co2.  Sappiamo che una motorizzazione meno generosa in diverse fasi, ad esempio al minino consuma ovviamente meno di un’analoga unità  con cubatura maggiore, ma al tempo stesso se le si chiede di più tende ad avere un consumo maggiore, pertanto con l’introduzione del turbo si va a compensare questa mancanza di prestazioni. E’ successa la stessa cosa negli anni 80 quando il turbo sembrava la nuova era dei motori, pronto a spazzare via d’un sol fiato tutto ciò che era aspirato. Era un nome che veniva abbinato a qualsiasi prodotto anche al di fuori del campo automobilistico e anche rimanendo in tema di auto veniva applicato su prodotti che di turbo avevano ben poco, ricordo ad esempio delle alette in plastica da applicare alla cornice della portiera che permettevano di lasciare il finestrino socchiuso senza fruscii, ebbene questo prodotto si chiamava “anti turbo” ed averlo era una figata unica, era come dire, ho una vettura talmente potente che sono costretto a montarlo.

Le auto turbo degli anni 80/90 avevano tutte una caratteristica in comune il turbo lag, però in quegli anni era una cosa vista quasi come un pregio, soprattutto per le sportive, ti sentivi pilota se riuscivi a tenere il motore sempre al regime giusto per avere la turbina pronta a scattare e quando avveniva sentivi questa spinta sulle ruote che ti faceva sentire un re.

Moltissime auto di quell’epoca erano a trazione anteriore (e per fortuna in un certo senso), ricordo benissimo quando premevi l’acceleratore e non succedeva nulla, poi di colpo la potenza che arrivava, gli pneumatici che cercavano grip, il braccio a terra delle sospensioni che cercava di compensare e lo sterzo che girava da solo in proporzione alla coppia che scaricavi.

Pochissime case avevano provato a compensare dando un senso al turbo, ricordo ad esempio Saab che in modo molto assennato aveva creato le versioni Eco Power, avevano una potenza inferiore, proprio perché la turbina era destinata a dare supporto ai regimi intermedi che si usano sempre a scapito di quelli alti che di fatto si usano pochissimo. Scelta saggia e condivisibile come tante altre del marchio, che purtroppo è sparito, questo ci insegna che non sempre il mercato ha buon senso.

Tutto questo per dire cosa, la Ford Puma ecoboost mi ha riportato in quell’epoca, ha una turbina cattiva, quando la tiri spinge, senti tutta la sua forza e ti sembra di guidare un’auto sportiva molto più potente. La trazione anteriore, l’elettronica che aiuta, ma anche un ottimo assetto ed una grande tenuta di strada ti danno tutta quella sicurezza di cui c’è bisogno. Ovviamente anche qui troviamo tutte le modalità di guida che siamo soliti trovare nelle vetture odierne, in questo caso trasformano ancora di più la vettura, da una piccola bomba, ad una vettura vivace da famiglia.

Abbiamo fino a qui parlato del motore, vediamo altre caratteristiche, lo spazio di bordo è abbondante, ma non tanto quanto ci si aspetterebbe dalle dimensioni interne, dal baule ci si aspettava qualcosa in più. Il comfort di marcia è buono, così come la silenziosità e la risposta delle sospensioni alle asperità della strada. Le finiture sono di buon livello, ma non eccelse, una macchina onesta, ma dalla quale non si possono pretendere standard altissimi di qualità.

L’esemplare in prova è nella versione ST line, con una dotazione di serie importante, che spazia dall’impianto stereo B & O Bang e Olofusen, al portellone elettrico, al keyless access and go, all’active Cruise control (che effetto tornare ad averlo su un manuale!)  e persino al dispositivo di parcheggio automatico col quale ho avuto qualche esperienza simpatica. Ho provato infatti a metterlo in difficoltà e ci sono riuscito più volte, ha preso dei muretti, ha trovato un posto dove non c’era e tante altre piccole cose. Devo dire che il sistema utilizzato in modo proprio aiuta e non poco, penso che chi passa da una vettura meno generosa a questa, il fatto di poter contare su un dispositivo così sia un aiuto prezioso, e, utilizzandolo in modo proprio, funziona bene e toglie d’impaccio.

Il mio mettere in difficoltà il sistema è sempre legato al fatto di cercare i limiti di questa guida autonoma, come diciamo sempre questi sistemi solo ausili alla guida, ma non sostituiscono il guidatore, pertanto il buon senso e l’attenzione di chi è dietro al volante devono essere sempre presenti.

In conclusione, una vettura onesta, in grado di mettere d’accordo più persone all’interno di una famiglia, sia chi vuole la guida alta ed una linea aggressiva, sia all’amante della guida sportiva ed emozionale. Non è adatta alle famiglie numerose in cerca di spazi abbondanti o a chi cerca finiture e qualità di altissimo livello. Nonché a chi cerca la vera guida sportiva, può essere divertente per un pò, ma la Guida è un’altra cosa, sicuramente se avete il piede pesante vi conviene farvi amico un gommista, i consumi restano sempre accettabili, ma sono convinto che questi pneumatici vadano giù che è una meraviglia!

In autostrada va meglio di quanto ci si aspetti, puoi viaggiare a 150 costanti (in Germania ove concesso) senza particolari patemi anche la rumorosità non è eccessiva, spingerla oltre diventa un pò un’ansia, è brillante nel prendere velocità dai 110 ai 150 ci arriva in un attimo, arrivati ai 180 la velocità la vedi salire di un chilometro alla volta. 

Capitolo Adas, abbiamo già detto del’ACC (Active Cruise Control) abbinato anche al cambio manuale che ovviamente sotto i 30 km/h si disattiva, va il suo dovere, ma questi sistemi si apprezzano maggiormente nella marcia in colonna e nei ripetuti stop and go. Delude il line assist, fa il suo dovere, segnala con un Bip sonoro ed una vibrazione sul volante, ma siamo troppo abituati al volante che corregge e mantiene la corsia. Fari Led con abbaglianti automatici fanno il loro dovere. Ottima la risoluzione della telecamera posteriore che preferisco ancora ai sistemi a 360 gradi, molto scenografici, ma richiedono una certa abitudine. 

Del Cambio Manuale a 6 marce ho detto poco, non è particolarmente preciso, anche la frizione ha uno stacco lungo, sappiamo che non si tratta di una sportiva vera, ma con un motore così frizzante avremmo preferito un cambio dagli innesti meno spugnosi, manca anche l’indicatore della marcia inserita, piccolo difetto, ma ormai siamo abituati a vederlo anche su vetture di categoria più piccola.

La vettura dispone di Key less access anche per il portellone, ci avrò preso l’abitudine, ma su questa finalmente si apre e chiude quando voglio io, con altre vetture sembrava fatto apposta per farmi fare balletti inutili. Nota negativa, non è possibile aprire l’abitacolo sbloccando prima le porte posteriori, per chi come me ha spesso la borsa o la giacca da riporre dietro è un difettuccio sgradevole.

In conclusione, ottima vettura, con piccoli difetti veniali e una qualità che sta crescendo tanto, ma che non è ancora paragonabile a quella di brand superiori, ma il prezzo di listino le danno assolutamente ragione, quindi a molto meno di vetture di marche famose potete portare a casa una vettura che è quasi a quel livello, consigliata!

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Marcello Rossetti

Marcello Rossetti

Appassionato di auto da sempre, amante della guida e del pilotaggio. Fammi fare 70 curve in mezzo al verde e sono felice