Si è appena conclusa la terza edizione del Mi.Mo, Milano Monza open air Show.

Il titolo ovviamente provocatorio è dettato dal fatto che non si capisce bene che cosa voglia essere questa manifestazione. I nostalgici rimpiangono sempre il Motor Show di Bologna i più giovani sono esaltati dalle super car, in mezzo test drive, auto a guida autonoma e colonnine di ricarica.

Probabilmente vuole essere un viaggio, tra passato presente e futuro, l’intenzione è buona il risultato meno. In realtà però ciò che conta, per lo meno per ciò che ci riguarda è la soddisfazione del pubblico.

In questa edizione ho visto tanti ragazzi, che già di per sé è una gran bella cosa, ed oltretutto li ho visti sorridenti e soddisfatti, per cui possiamo dire che pur non avendo una connotazione precisa, resta una manifestazione assolutamente da non perdere, cerchiamo di capire il motivo.

Mi soffermerò in particolare sulla parte di Monza, innanzi tutto entrare nel Parco è sempre una grande emozione, se poi a questo aggiungiamo anche il vedere da vicino, ma sopratutto all’opera le auto a guida autonoma del campionato Indy è davvero qualcosa di incredibile. Le auto di per se sono Formula, al posto del pilota vi sono sofisticate apparecchiature e telecamere, sembrano una macchinina telecomandata in scala reale, nulla di più. Invece entrando nei box vedi decine di giovani ingegneri intenti a programmare computer, rilevare dati ed informazioni e capisci da subito che non è un gioco. Da una breve intervista ho potuto capire che la macchina ha una mappa pre caricata, ma si affida tantissimo sui suoi sistemi, in particolare il Liadar che sta iniziando a farsi vivo anche sulle auto stradali. La mappa pre caricata infatti a diversi limiti, banalmente in alcune parti del circuito il segnale GPS si interrompe per cui la vettura non sa più dove si trova, problema non da poco, per cui grazie ai suoi sensori deve capire cosa fare. Altra enorme difficoltà è la gestione degli avversari, già perché come abbiamo detto si tratta in effetti di un campionato, per cui si vuole sorpassare e vincere. Giusto per capirci, a Monza queste auto toccano i 280 km/h.

Abbiamo allo stesso modo assistito alla presentazione di una nuova vettura della casa Milanese Aehra che vedete in alcune foto, https://www.aehra.com

Ho particolarmente apprezzato la possibilità per di poter girare in pista da parte dei fortunati possessori di Supercar, ma anche il poter vedere e toccare i mezzi delle nostre Forze Armate, tra le foto potrete scorgere davanti al palco il robottino degli artificieri.

Come al solito sono fortunato e ho potuto partecipare alla parata dei giornalisti che ci ha permesso di percorrere l’intero tratto del nuovo tracciato più un tratto del vecchio con il fantastico passaggio sulla vecchia parabolica, incredibile quanto sia inclinata. Un muro!

Infine nello stand di Dallara uno stuolo di simulatori di guida, tanto in voga tra i giovani di tutte le età, compreso il sottoscritto a disposizione del pubblico per 10 minuti di puro divertimento.

Se vi siete persi questa edizione, il consiglio è quello di non farvi sfuggire l’edizione 2024. Se ci siete stati ditemi cosa ne pensate


Marcello Rossetti

Marcello Rossetti

Appassionato di auto da sempre, amante della guida e del pilotaggio. Fammi fare 70 curve in mezzo al verde e sono felice