Ieri si è svolto il gran premio del Canada di F1 sul circuito intitolato al grande Gilles

Questo è un commento che ho ricevuto tramite whatsapp da un grande amico, esperto di auto per passione e che della sua passione ha fatto un lavoro riconosciuto ed apprezzato nel mondo:

“Che bei tempi quando le gare di F1 le disputavano i piloti ….in pista !!! Quando i regolamenti erano fatti per noi uomini, …ovvero semplici.
Quando per vincere dovevi stare davanti e se eri proprio scorretto o pericoloso ti prendevi una bandiera nera. Dentro o fuori, vincitore o sconfitto, nulla da calcolare !!!!” Marcello C.

Memorabile fu il gran premio in cui proprio Villeneuve duellò con Arnoux a ruotate fuori e dentro la pista, quella era la F1 che ci appassionava, che ci faceva emozionare e sognare di diventare anche noi piloti un giorno, o per lo meno di poter dare sfogo alla nostra passione a bordo di una sportiva di razza.

Quindi con il cuore, più che con la ragione, do assolutamente ragione al mio omonimo, poiché penso che sia più la nostra voglia di vedere uno spettacolo, un duello, un sorpasso di forza a parlare, più che il regolamento.

Vettel è stato penalizzato per un rientro in pista non sicuro, ed è esattamente ciò che ha fatto. La manovra l’abbiamo vista e rivista tutti, ha perso il controllo in staccata, ha dovuto mollare i freni e tagliare per la chicane, ha raddrizzato la macchina e ha cercato di mantenere una traiettoria più rettilinea possibile per non andare in testa coda e magari coinvolgere in modo pericoloso anche Hamilton. Ha fatto tutto in modo corretto, però di fatto, è rientrato in pista ostacolando un concorrente.

Lo so che circolano le immagini di Hamilton che ha Montecarlo ha fatto la stessa manovra nei confronti di Ricciardo, quindi? E’ vero, lui non è stato penalizzato, ma non è questo il punto, se il Re Nero è stato graziato buon per lui, ma la regola c’era e c’è tuttora.

Fosse dipeso da me non lo avrei penalizzato, ma tant’è che le cose stanno così e c’è poco da fare. Volete sapere cosa mi ha dato più noia di questo Gran Premio? Il rumore dei motori fastidiosamente alto rispetto ai dialoghi, un espediente mediatico per far tenere su agli spettatori il volume e sentirsi avvolti dal rombo (che non c’è più) delle F1. E’ sempre stato un Circus, è sempre stato uno Show, adesso lo è ancora di più, un mondo di pubblicità e di apparenza che sempre meno mi appartiene.

Questa settimana inizia la 24h di Le Mans, è impossibile che questa edizione sia elettrizzante come quelle che hanno caratterizzato lo scontro tra Porsche e Toyota, ma la aspetto con molta più ansia di quanto non stia ad aspettare il prossimo GP di F1.

Prima di lasciarvi vi chiedo il vostro parere, questo è il link in cui potete trovare la F1 che amavo.

 

 

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Marcello Rossetti

Marcello Rossetti

Appassionato di auto da sempre, amante della guida e del pilotaggio. Fammi fare 70 curve in mezzo al verde e sono felice