Abbiamo iniziato il 2022 esattamente come avevamo lasciato il 21, con un mercato del nuovo che arranca per scarsità di prodotto e l’usato che ha quotazioni sempre crescenti.

Sul nuovo c’è poco da dire, sono numerosi i fattori che condizionano la situazione, la pandemia ha inciso sulle chiusure degli stabilimenti, la forte liquidità sul sistema ha indotto gli speculatori a fare incetta di “terre rare” oltre che acciaio etc, lo smart working oltre alla DAD degli studenti hanno creato una richiesta importante di tablet, computer e altro, infine le direttive europee sulle emissioni di Co2 hanno spiazzato i produttori stessi che ora non sanno esattamente sul cosa investire. Tutto questo in un poche parole ci ha portato a meno auto nuove e quando il prodotto non c’è i tempi di attesa diventano importanti e gli sconti sono un miraggio.

Quello che a me interessa trattare è il tema dell’usato.

Il nostro periodo in cui vi erano numerose auto che ritenevamo avessero ancora qualcosa ” da dire” e che si trovavano a valutazioni davvero risibili coincide con la nascita del nostro gruppo. Ci siamo trovati tra appassionati a chiederci come mai vi fosse questo totale disinteresse per auto di quel tipo. L’avvento del super bollo, studi di settore e redditometri sempre più stringenti, la paura dei costi di manutenzione. Erano tanti i fattori che facevano sì che anche gli appassionati preferissero vendere, o svendere anziché comprare.

Anche io personalmente ho provato a vendere la mia 997 S in quel periodo, ma le offerte che ricevevo erano inferiori ai 20.000 euro ed era abbastanza una norma… tant’è che poi decisi di acquistare una Boxter S 987 ben accessoriate che pagai circa 15.000 euro e venni considerato un folle.

Ora quando guardo gli annunci delle 997, o delle 987 vedo delle quotazioni importanti, vedo sui vari social persone interessate all’acquisto che chiedono un parere e noto come molte vengano poi vendute.

Capiamoci a me fa davvero piacere che ci sia questo ritrovato entusiasmo per queste auto, che ci sia questa corsa all’ora con prezzi che schizzano su, fa bene al settore, quando ritieni di avere una macchina che è un investimento sei più propenso a farle un bel tagliando, a mettere su quattro gomme nuove o a fare un passaggio in carrozzeria e l’indotto ringrazia (cosa che non capiscono o fingono di non capire certi nostri politici)

D’altra parte però mi chiedo, ma tutti voi che non volevate la mia 997 o la mia 987 a fine 2019, perchè oggi trovate corretto pagarle il doppio? Ribadisco, a me va benissimo, ma mi spiegate cosa sia cambiato? Non possiamo su vetture del genere valutare il prezzo del nuovo e la scarsità di prodotto, se stessimo ragionando di una 991.2 sì, ma su auto che sono prossime ai vent’anni non vedo il confronto. Perdonatemi se sto su Porsche come esempio, ma vale per tutte le marche.

Cosa spinge a comprare a 60 k una 997? E’ una macchina che ho adorato e adoro tutt’ora, ma è vecchia. Non è storica come una 356, non è moderna come una 991, è una macchina che vi darà grandi emozioni, ma sulla quale dovete pensare di avere il portafoglio aperto. Ovvio se siete meccanici o esperti del fai da te, probabilmente la maggior parte delle operazioni sarete in grado di farle da soli, ma se come me non sapete cambiare una lampadina sappiate che vedrete spesso l’assistenza, non per cose gravi, ma per piccoli inconvenienti che una macchina così può avere.

Naturalmente se siete tra quelli che devono solo far vedere di avere una 911 e non gli importa se i vetri funzionano o i lavafari o altro, avrete di sicuro un’ottima auto senza spese di manutenzione, sappiamo bene che le parti vitali funzionano e lo fanno anche molto bene.

Chiudo questo articolo senza rispondere alla domanda iniziale, non so se questi prezzi siano corretti, siano bassi o siano alti, il mercato ha sempre ragione, adesso è così, per capirlo dovremo aspettare e vedere cosa succederà nei prossimi anni. Come detto sono molto contento che i prezzi siano importanti perché l’indotto ne ha giovamento e un mercato vivo è un bene per tutti. Stanno però entrando nel nostro mondo degli speculatori, ce ne sono già parecchi. Questi ultimi mi piacciono molto meno, noi amiamo le nostre auto e abbiamo dei sogni e delle prospettive, questi ultimi le vedono come una fonte di guadagno e se dovessero fiutare nell’aria possibili cali sarebbero i primi ad uscire dall’investimento, lo farebbero in fretta e senza scrupoli. Ecco in quel caso i penalizzati sarebbero gli appassionati che hanno comprato, ma che vorrebbero aspettare per vedere cosa succede poiché sono affezionati alla loro auto, e sono anche quelli che poi rischiano di rimanere col cerino in mano.

Le nostre auto sono un giocattolo costoso, pensiamo a divertirci e a godercele. Non a farci soldi.

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Marcello Rossetti

Marcello Rossetti

Appassionato di auto da sempre, amante della guida e del pilotaggio. Fammi fare 70 curve in mezzo al verde e sono felice