Si è da poco concluso il Gran Premio di Gran Bretagna che ci ha fornito tantissimi spunti di riflessione, partendo dal più banale, sembrava che uscendo dall’Europa la UK dovesse rischiare un tracollo economico e hanno raggiunto i 400.000 spettatori nel week end… bene così!

Parliamo della corsa, merito al vincitore, il nostro Sainz ha finalmente azzeccato il fine settimana giusto, merito involontario del suo compagno di squadra, che prima si è girato nell’ultimo tentativo delle qualifiche non migliorando il tempo e costringendo anche super Max ad alzare il piede, e poi in gara… ma di questo parliamo dopo.

Ovviamente ciò che ha colpito tutti è stata la carambola iniziale, spettacolare e fortunatamente privo di conseguenze l’incidente dell’Alfa di Zhu che a causa di un ruota a ruota finisce a testa in giù, striscia per diversi metri, arriva nella ghiaia in retromarcia e questo penso lo abbia aiutato non poco, si puntano le ruote, impenna, si appoggia sulle barriere e arriva sulla rete col fondo della vettura. Ne esce praticamente illeso, diciamo che le vetture di oggi hanno un livello di sicurezza incredibile, ma nella sfortuna è stato anche fortunato. Dovremo però capire se davvero il roll bar abbia ceduto, questo sarebbe gravissimo.

Come dicevo nel titolo, brutti ricordi, prima però un accenno di storia, vedere Russel correre in quel modo verso il suo collega mi ha ricordato Senna che si è fermato per spegnere il motore di un altro Pilota, nello stesso tempo Ocon e Tsunoda hanno riguadagnato i box per ripartire. George no e si è giocato la gara. Forse non avrebbe potuto riparare la sua Mercedes, ma non conta, il gesto è stato quello di un leader, di un cavaliere, di un grande, George devi avere il numero 1 presto.

Parliamo di Leclerc e di brutti ricordi, vedere un pilota finire tra le barriere mi ha ricordato Gilles, in questi giorni se ne parla tanto, ma quello che a me viene in mente è sempre il mio rapporto di amore ed odio con Ferrari. Gilles era sempre esagerato, sempre troppo oltre, ma non smetto di pensare che se si fosse sentito più tutelato dopo i fatti di Imola sarebbe potuta andare diversamente. Cosa successe ad Imola, semplice gli ordini di Scuderia che Villeneuve aveva rispettato l’anno prima furono ignorati dal suo compagno di squadra e quando Gilles fece presente questo a Maranello gli fu risposto che l’importante era che a vincere fosse stata una Ferrari: vi ricorda qualcosa?

A Montecarlo Charles si è trovato a subire un doppio pit stop, Sainz giustamente per lui è rientrato quando credeva e non quando la squadra glielo ha detto, ieri a Silverstone Leclerc voleva rientrare quando c’è stata la Safety Car e sarebbe stata la decisione giusta, il team gli ha detto di no e lui ha ubbidito. Poi a Carlos è stato chiesto di lasciare spazio a Leclerc per consentirgli di portare la gomma bianca usata nella giusta fascia di utilizzo, il buon Sainz ha detto: “no, vi prego” e ha fatto la sua gara.

Il dito in faccia con cui Binotto ha apostrofato Leclerc vuol dire tantissimo, lo avrebbero mai fatto ad un Verstappen o ad un Hamilton? Charles è un ottimo pilota, ma la Ferrari ha distrutto miti ben più forti di lui, Vettel è stato cacciato come un brocco, aveva 4 titoli in tasca, Alonso è una storia diversa, ma anche lì ce ne sarebbe da dire.

In conclusione, in quello che sta succedendo in Ferrari oggi rivedo quello che successe a Gilles, ora le F1 sono molto più sicure, ma restano sempre astronavi dalle prestazioni disumane. Detto questo la fine di un pilota può essere anche “solo” lo stroncare la carriera ad una persona.

Ovviamente sono contento che la Ferrari vinca, so che le decisioni prese al muretto sono di una complessità incredibile, imporre a Sainz di far passare Charles prima non sarebbe stato facile, in effetti non è stato fatto, ma quanto è costato?

A volte so di essere polemico con Ferrari, ma in questo caso ritengo che sia più Charles che se vuole lottare con Hamilton e Verstappen debba imporre al team la sua volontà, va bene rispettare gli ordini, ma anche no. Se fai come ti pare e vinci ti rispettano, Sainz insegna.

E voi cosa ne pensate di quello che è successo?

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Marcello Rossetti

Marcello Rossetti

Appassionato di auto da sempre, amante della guida e del pilotaggio. Fammi fare 70 curve in mezzo al verde e sono felice