Non me ne voglia la mia compagna Silvia, tra l’ altro bellissima e biondissima, ma la mia passione per le Rosse nasce da molto prima che la incontrassi. Direi una passione quasi ancestrale, effettivamente non ricordo il momento esatto in cui  ho sviluppato questo morboso sentimento per le supercar di casa Ferrari.

Perennemente impegnato tra le corsie degli ospedali in qualità di medico, entro a far parte del gruppo degli Emiliani Volanti 2 anni fa, subito dopo l’ acquisto della mia prima “Rossa”, che paradossalmente non era né due posti secchi né rossa, come da immaginario collettivo di casa Maranello.

Avevo acquistato una California DCT, di un bellissimo ed elegantissimo grigio Silverstone e con i due scudetti in ceramica  del cavallino rampante sulle fiancate, da togliere il fiato ogni volta che la guardavo, o meglio dire ogni volta che la osservavo. Perchè una Ferrari la si osserva, non si guarda.

Entrare nella famiglia degli Emiliani Volanti, così in maniera casuale, presentato da un amico  in comune mi ha fatto sentire a casa, un gruppo di persone eterogenee con la passione, o forse la nevrosi ossessiva per le supercar.

Sono già passati due anni e dopo aver apprezzato e goduto il V8 aspirato della mia California, mi son deciso a fare il “passo”.

Passare dai 460 CV del vecchio aspirato al più nuovo e performante V8 bi-turbo da 670 CV della 488 GTB. Rigorosamente rossa. Rigorosamente Ferrari, non che la California non lo fosse, ma per uno come me, che sognava il cavallino fin da bambino e  cresciuto con il mito della Testarossa, avere in garage una berlinetta a motore posteriore (e che motore!) di colore rosso, beh che dire, è il massimo.

Inizialmente scettico poichè ingiustamente influenzato dai rumors, che volevano i puristi preferire il motore aspirato,  più maschio e  più muscoloso del biturbo, mi son dovuto ricredere e descrivere l’ emozione che gli ingegneri di Maranello son riusciti a far suscitare a chi guida una 488, è semplicemente WOW!

488 come il valore della cilindrata di ognuno degli 8 cilindri disposti a V con angolo di 90°.

GTB come Gran Turismo Berlinetta, l’ apoteosi di sportività,  performance ed eleganza che solo una  puro sangue Ferrari sa coniugare.

Perchè la 488 non è solo muscoli e cattiveria, caratteristiche peculiari dei modelli più estremi di brand automobilistici sportivi, ma è anche raffinatezza ed eleganza, forme sinuose ed aggraziate, che che le son valsi, nel marzo 2016, il prestigioso  Red  Dot Design Award come miglior design innovativo automobilistico.

Non voglio dilungarmi troppo, e presento a voi il mio sogno ad occhi aperti.

 

Davide

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