Cavoli funziona davvero…

Cari Amici, uno dei punti di riferimento per noi appassionati di auto è senz’altro il trio classico di Top Gear che vedeva e vede nella Prius l’antitesi dell’auto. Un pò come i sandali da frate per le calzature.

Come alcuni di voi sanno, ho come auto aziendale una Alfa Romeo Giulia, quando la chiesi pensai che mi sarei dovuto accontentare di una italiana pretenziosa che immaginavo piena di difetti e cigoli vari, non dotata di particolari doti se non di una linea graziosa. Invece usandola le dinamiche di guida, lo sterzo che definisco un rasoio, il suo assetto perfetto e le sue doti telaistiche mi hanno ridato il piacere e la voglia di guidare. I difetti ci sono, e ce ne sono anche tanti, ma è tanta l’emozione che ti regala guidandola che alla fine le consideri solo caratteristiche.

Quindi è con questo amore smisurato nei confronti della “mia” Giulia che mi sono messo alla guida di questa Corolla SW Hybrid modello 2019 che mi ha gentilmente offerto Toyota Italia per provarla e farla provare ai miei clienti. Esteticamente non mi piace, inutile girarci intorno, probabilmente la versione 5 porte è più riuscita, però questa è destinata a riempire le flotte aziendali con un discreto vano di carico e quindi svolge bene il suo lavoro.

Il tema vero della vettura sono i consumi, io mi sto attestando a più di 25 km con un litro, l’uso è di tangenziale, città ed extra urbano. Ho fatto anche qualche tratta di autostrada, dove penso che il sistema mostri maggiormente i suoi limiti. La vettura ti invita a non tirare mai, e questo di certo aiuta nel dato consumi. Se provi a farlo, il motore sale di giri e si blocca ad un regime alto per poi far lavorare il variatore. Sostanzialmente un effetto scooter non particolarmente gradevole. Anche questo ti aiuta a cercare di ottimizzare i consumi piuttosto che a cercare il “casello – casello”.

Il sistema ibrido funziona perfettamente, tutti i clienti mi chiedono fino a che velocità lavori solo in elettrico, in realtà in questo nuovo sistema si è raggiunto un livello di integrazione davvero notevole,  quindi i due motori, (termico ed elettrico) lavorano in simbiosi quasi sempre, certo il termico si spegne, ma è sempre pronto ad intervenire al momento giusto. Una caratteristica importante di questa vettura è il rendimento che i tecnici di Toyota sono riusciti ad avere sulla perte termica. Con dati di resa tra i migliori del mercato.

Al guidatore è richiesta un minimo di attenzione, non è obbligatorio, si può ovviamente guidare come sempre, però se si vuole ottenere il massimo dal sistema è necessario veleggiare il più possibile. Cosa si deve fare in pratica? Il guidatore, una volta raggiunta la velocità desiderata, ipotizziamo i 70 in extra urbano, toglie il piede dall’acceleratore, il termico si spegne, ed immediatamente, sfiorando l’acceleratore il termico ci aiuta a mantenere la velocità desiderata. Fino a quando le batterie sono scariche? No, fino alla prima leggera salita, fino alla prima pressione leggermente più intensa dell’acceleratore. Questo effetto, nei primi minuti di guida ti toglie l’entusiasmo per l’ibrido, poiché ritieni che il termico sia sempre attivo e pronto a fare la sua parte, ed è effettivamente così, però dopo ore di guida, leggendo i consumi reali, ti rendi conto che i tecnici di Toyota hanno trovato la quadra del cerchio ottenendo un connubio davvero interessante.

La vettura che ho in dotazione è la versione Business, davvero ricca di accessori, dal navigatore passando per i sedili riscaldati alla telecamera di retromarcia, mancano sempre i sensori di retromarcia ed io la trovo una pecca piuttosto grave, ma questa è una caratteristica dei giapponesi, se ritengono che basti la telecamera, la faccenda è chiusa.

A chi consiglio questa vettura? Non di certo ad un amante della guida come noi, però la ritengo una valida, se non validissima alternativa alle persone dotate di buon senso che hanno particolarmente a cuore i consumi e l’ecologia. Sicuramente è un passaggio tecnologico da tenere in forte considerazione.

Amo profondamente la mia Giulia, ma stamattina che l’ho ripresa, quando ho sentito il suo cuore diesel battere mi sono reso conto che sto guidando il passato, la Corolla da questo punto di vista è quanto meno il presente.

Grazie a tutti per la lettura, e, cosa che non fa nessun altra rivista, se la volete provare anche voi avete tempo fino a metà gennaio 2020, basta chiedere. Noi Emiliani Volanti siamo diversi anche su questo, Quattroruote vi ha mai offerto di provare una delle loro auto in prova? Noi possiamo farlo e lo facciamo.

Buone Feste a tutti!

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Marcello Rossetti

Marcello Rossetti

Appassionato di auto da sempre, amante della guida e del pilotaggio. Fammi fare 70 curve in mezzo al verde e sono felice