Mi sono preso qualche giorno per commentare l’uscita della tanto discussa Ferrari Purosangue, scelta da parte del Cavallino per entrare nel mondo delle sedute alte.

Il mondo degli appassionati si divide come sempre tra favorevoli e contrari, ma in questo caso direi forse più tra scandalizzati e tolleranti. La ragione però come spesso avviene l’hanno i numeri. Ovvio non sappiamo se in futuro resterà un oggetto super desiderato come altre Rosse, ma al momento le richieste dei clienti superano di gran lunga le disponibilità. Quindi ad oggi, ancora una volta Ferrari ci ha visto giusto.

La strada del SUV sportivo è stata sdoganata da Porsche, ma non dimentichiamo la BMW M5, la casa di Monaco ha sempre avuto una produzione commerciale, ma il loro slogan era “il piacere di guidare”. Quindi anche per loro fu una grande scommessa che poi si rivelò vincente anticipando un trend che vede ad oggi il 50% del mercato a seduta alta.

Sinceramente non ci vedo nulla di male, sono un amante della guida, mi piace la macchina bassa incollata all’asfalto, manuale e a sola trazione posteriore, ma se fossi tra un fortunato che si può permettere un assegno da quasi 400.000 euro per una Ferrari, probabilmente non sarebbe l’unica che ho e a quel punto affiancherei alla mia super sportiva una vettura comoda, maneggevole che mi permetta di andare con una coppia di amici al mare o ad una festa in villa senza rinunciare ad un minimo di bagagliaio e alla compagnia. Potreste contestare che una servizio così lo fa anche la GTC 4 lusso, ma avete mai visto una Signora salire dietro? Ecco vi assicuro che se si tratta di vostra moglie probabilmente non sarà un’operazione che le vedrete fare più volte.

Ferrari ha con la 458 iniziato l’era delle vetture da poter usare, una frase tipica dei modenesi benestanti che sentivo spesso quando ero piccolo era questa: “perché me a go po la Ferrari in garage” (io ho poi la Ferrari in garage), l’abbinamento era Rossa e garage. Indicando chiaramente la difficoltà di utilizzo di questo genere di vetture, ancora più delicate rispetto alle normali auto. Con l’affidabilità crescente delle vetture l’eventualità di rimanere a piedi è stata quasi dimenticata, per cui anche a Maranello hanno dovuto iniziare a pensare a vetture affidabili. Questo anche in considerazione di un mercato nuovo fatto dai nuovi ricchi del mondo che vogliono una Rossa, ma che non hanno la cultura che possiamo avere noi e semplicemente si aspettano una vettura affascinante, ma che di base sia sfruttabile al 100%.

Ed ecco che in quest’ottica della Ferrari da tutti i giorni, nascono la California, la Portofino, la Roma e oggi anche la Purosangue. E’ il mondo che evolve che matura che si aggiorna, inutile dire di essere contrari, questa è la direzione. Una F8 tributo o una 296 sono spettacolari, certo, ma appartengono ad un’altra epoca, quella in cui anche nell’uso normale le vedevi sfrecciare. Oggi in autostrada bloccate da tutor a 130 e superate dalla Dacia Sandero con tanto di bagagli sul tetto e targa straniera sono praticamente ridicole.

Il mercato delle sportive pure sta scemando sempre più anche perché il livello medio di prestazioni di tutti i tipi di auto è cresciuto così tanto che a parte l’estetica che rimane un fattore importante, le super sportive non hanno più senso, basti pensare che per stessa dichiarazione di Lamborghini una Urus in pista è più veloce di una Gallardo. Estremizzando questo concetto mi viene da dire che nell’uso normale una Urus possa essere di fatto più veloce di una Huracan. Allo stesso modo la Purosangue può essere più piacevole anche nella guida di una super sportiva.

In conclusione, ciao nostalgia, benvenuta Purosangue, il mondo va avanti. E voi cosa ne pensate?


Marcello Rossetti

Marcello Rossetti

Appassionato di auto da sempre, amante della guida e del pilotaggio. Fammi fare 70 curve in mezzo al verde e sono felice