E’ di questi giorni la notizia riportata dai principali quotidiani secondo cui la Corte di Cassazione ha stabilito che anche il possesso di vetture storiche sia indice di capacità contributiva.

In estrema sintesi il concetto è questo, non importa quanto tu l’abbia o in che epoca, il solo fatto che tu la possieda fa scattare una presunzione di costi di manutenzione. Anche in questo caso, non importa che tu ti faccia lavoretti a casa, che tu la lasci ferma ed abbandonata, se ho capito bene il senso dell’articolo, funzionerà così.

Questo è l’articolo: https://www.fiscoetasse.com/rassegna-stampa/33983-auto-depoca-sono-indice-di-capacita-reddituale-e-contributiva.html?utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook&fbclid=IwAR3k7G7xz67iBaGF8Z2Ass4zviBI3e2tbJzsCr92IbLvSMABPy_MUtOSwjA

Ora io sono contrario a tutto ciò che c’è di presunto, qui non si parla di pagare le tasse o meno, il ragionamento è un altro. Premesso che appunto, è giusto e doveroso che ognuno di noi contribuisca al mantenimento del nostro Stato, non è equo che questo avvenga sulla base di presunzioni, sopratutto per la auto storiche. E’ vero che ci possono essere auto con quotazioni importanti, ma se si fa un restauro da 100 o 150 mila euro vi saranno le tracce e saranno indice di capacità contributiva, ma se in garage ho una storica tenuta bene e conservata, tendenzialmente non spendo. Le auto “vecchie” sono molto più semplici, non hanno tanti componenti che si possono rompere o dare problemi come le moderne, inoltre sono anche più conosciute, esempio stupido e banale, tanti indicatori, pulsanti, alzavetri etc delle Ferrari degli anni 80 e 90 erano di chiara derivazione Fiat. Con questo lo so che mantenere una Ferrari costa, ma volevo estremizzare per far capire che oggi vi sono anche auto che si aggiustano con poco.

Il mio ragionamento però non è tanto quello del costo che può essere maggiore o minore, è più una preoccupazione che ho già visto col super bollo. Rischiare di avere controlli, di essere additati come potenziali evasori e tanti altri aspetti spiacevoli, diventano per alcuni fonte d’ansia. Per cui la soluzione è quella di rinunciare alla propria auto, al proprio sogno, alla propria passione. Un pò appunto come successe col super bollo.

Se ci pensiamo fu drammatico, poiché compravamo le auto in Germania o in altri paesi a cifre alte, le abbiamo svendute a quegli stessi paesi, ora che si stanno calmando le acque le torniamo a comprare a cifre molto maggiori e ora rischiamo ancora una volta di tornare alla folle corsa della vendita. Un esempio pensate alle quotazioni delle Porsche 996.

Io sono sempre più rammaricato per il futuro dell’auto, sicuramente si andrà verso l’elettrico e questo va a smorzare parte della nostra passione, ma pensare anche di creare problemi sul nostro passato, mi sembra davvero una mazzata inutile.

Voi cosa ne pensate?


Marcello Rossetti

Marcello Rossetti

Appassionato di auto da sempre, amante della guida e del pilotaggio. Fammi fare 70 curve in mezzo al verde e sono felice