Difficile prevedere cosa possa avvenire nel futuro, in questi giorni ho visto celebrare la ricorrenza dell’intervista ad un giovane Bil Gates al quale veniva chiesto cosa fosse questo internet e se davvero ne avessimo bisogno. Sono passati 25 anni ed è difficile ricordare come fosse prima.

Ci si interroga spesso su quello che sia il futuro dell’automobile, sentiamo molto parlare di elettrificazione, della fine del diesel ed in generale del motore termico, quello che però mi da da pensare è che penso che in realtà ci stiamo apprestando a vedere la fine dell’automobile per come la conosciamo.

Ho letto due articoli, uno di una dirigente di BMW, responsabile dell’ecologia sostenibile della Casa di Monaco che in sostanza ci diceva come fosse più ecologico aggiornare una vettura che già possediamo rispetto ad acquistarne una nuova. In contemporanea ho letto che Tesla ha sbloccato, almeno per gli Stati Uniti la guida autonoma con un semplice aggiornamento software.

Quindi mi sento un pò confuso, concordo con il ragionamento di base dell’esponente di BMW, ma allo stesso modo, estremizzando se non compriamo proprio auto e non le usiamo inquiniamo meno. Se poi volessimo fare un ragionamento di sicurezza le cose forse cambierebbero un pò. Provate a guardare i dati dei Crash test di una vettura di 10 anni fa rispetto ad una di oggi.

Tornando a noi mi trovo un pò spaesato, gli Usa sembrano viaggiare spediti verso il futuro e noi ragioniamo come se fossimo fermi. Non so chi dei due abbia ragione, ma non credo che si possa pensare di fermare il mondo per prendere fiato.

Cosa penso del futuro dell’auto? Penso che sia banalmente finita, almeno per come la conosciamo e per come la viviamo. Ho sempre considerato che l’unica soluzione possibile in abbinamento alle auto elettriche fosse la guida autonoma totale, ora vi provo a spiegare le mie ragioni.

Le auto elettriche come sappiamo hanno il problema dell’autonomia e della ricarica. Inoltre se utilizzate alle alte velocità (diciamo dai 90 km h in su) con una certa costanza mostrano i loro limiti aumentando i consumi. Per questo in autostrada vediamo le elettriche viaggiare con particolare calma. Ora io penso che per tutti noi viaggiare ai 90 in autostrada sia una certa scocciatura, così come arrivare cercare una colonnina e poi proseguire a piedi per la nostra destinazione. Allora mi chiedo, e se la nostra auto facesse tutto da sola? Perché ho fretta di arrivare? Se sto andando da amici o dalla mia ragazza avrò comunque voglia di arrivare, ma se sto facendo normali appuntamenti di lavoro, perché non andare con un mezzo che mi permetta di lavorare mentre vado? Un pò come faccio col treno. Salgo sulla mia vettura, le chiedo di portarmi al mio appuntamento (anzi con le sincronizzazioni tra agende già lo sa), sistemo il mio tavolino e lavoro al computer mentre vado. A quel punto che il mio viaggio sia di un’ora o due poco cambia, tanto sto ottimizzando la giornata comunque. Altro vantaggio enorme se quando arrivo la vettura mi fa scendere a destinazione, non la devo parcheggiare, ma è lei in autonomia che va a cercare dove ricaricarsi per poi tornarmi a prendere carica e climatizzata al tocco di una app.

Non sto parlando di fantascienza, è tutto già reale e sperimentato, vi è un grosso problema di norme, ma capite che quando queste verranno attuate tutto ciò che stiamo guidando oggi diventerà obsoleto.

Possibili obiezioni:

  1. non mi fido: ricordo la stessa cosa con l’introduzione dell’ABS, molti ritenevano di saper frenare meglio senza. Airbag e se poi scoppia mentre guido. Cinture di sicurezza: e se rimango intrappolato e finisco nel mare
  2. piacere di guidare: vero, verissimo, ma ditemi una cosa, chi prova piacere a guidare a 130 da Bologna a Milano?
  3. posti di lavoro: dipende da noi, per ora stiamo facendo in modo di essere invasi da prodotto Cinese, spero che ci redimeremo e andremo almeno su quello americano. Il top sarebbe svegliarsi e dire la nostra. Abbiamo già tutto per essere leader come Europa
  4. supersportive: sicuramente auto create solo per il piacere di guidare e di vederle resteranno, c’è ancora chi produce bellissime carrozze per cavalli
  5. lavoro sempre: inteso come anche quando sono in viaggio mi trovo a lavorare senza guardare fuori, senza godermi del panorama. E’ vero, ma questo non è da oggi, ma da quando abbiamo i cellulari.

Questa cosa da appassionato mi rende molto triste, la macchina per me e per la mia generazione è stata libertà di movimento, di espressione, di divertimento. Si ricordano le proprie auto come hanno segnato periodi della nostra vita.

Se penso però alla fine cosa voglio dalla mia auto, penso a qualcosa che mi emozioni, che mi porti al lavoro o nel tempo libero coi miei cari in vacanza o via per un fine settimana. Quindi da questo punto di vista penso che cambierà lo strumento. Non avremo in garage una super car nuova, ma forse una dei vecchi tempi si, ci limiteremo ad essere abbonati ad un Porsche Automatic Drive Service, prenoteremo, arriverà sotto casa una Cabriolet a guida autonoma e ci faremo portare al mare. Ripeto non vedo questo con entusiasmo, ma nemmeno con troppa preoccupazione. Penso che andrà così, poi tra qualche anno rileggeremo questo articolo e ci rideremo sopra delle cavolate che ho scritto.


Marcello Rossetti

Marcello Rossetti

Appassionato di auto da sempre, amante della guida e del pilotaggio. Fammi fare 70 curve in mezzo al verde e sono felice