Un’icona sbarazzina come la Mini può essere completamente elettrica e mantenere la propria anima?

Abbiamo avuto modo di testare la nuova Mini Cooper S nella sua versione da 184 cavalli elettrici. La carrozzeria, le dimensioni e l’abitabilità sono le stesse della versione col motore termico, lo sottolineo poiché in questo periodo ci stiamo abituando sempre più a vetture che prendono il nome delle serie precedenti, ma sono completamente nuove e nascono solo con piattaforma elettrica. Qui hanno tolto il termico a favore della nuova mobilità sostenibile…

La macchina è sempre molto gradevole esteticamente, anche se i cerchi con i raggi più chiusi (sappiamo che le auto elettriche utilizzano pochissimo i freni, per cui si cerca di favorire l’aerodinamica rispetto al raffreddamento) ci sembrano un pò pesanti esteticamente, carino il disegno che richiama ai poli + e – della pila, meno le carenature in plastica che danno un pò l’idea del posticcio. Anche la calandra chiusa risulta essere un elemento che va ad appesantire esteticamente la linea della vettura. La Mini negli anni è cresciuta moltissimo in termini di dimensioni, mantenendo le linee iconiche. Niente di nuovo è ciò che hanno fatto tutte le auto in generale, ma attenzione all’estetica, anche se sono dettagli quando hai una vettura così iconica e dalle dimensioni generose possono fare la differenza.

Mi è piaciuto molto l’interno, molto tecnologico, tutto a favore di schermi, abbiamo quello centrale tondo come tradizione vuole e quello sul volante è diventato un display che ricorda moltissimo le auto da corsa. Ottima l’abitabilità per i posti anteriori così come la percezione di qualità su tutto ciò che si tocca e di cui si beneficia, come ad esempio la connessione senza cavo all’Apple Car Play. I posti posteriori sono fruibili da bambini purché i passeggeri anteriori non siano troppo alti.

Venendo però al punto forte, come va questa Mini?

Ritengo che sia una vettura pensata per un uso cittadino e extra urbano, in questo frangente lo spunto fornito dal propulsore elettrico è davvero notevole e la guida è divertente, ritengo assolutamente molto meglio delle versioni tradizionali. Ovvio che gli amanti della Mini Cooper S amano sentirne il rombo che qui ovviamente non c’è, però ritengo che abbiano di che divertirsi.

Nonostante l’aggravio di peso la dinamica di guida rimane sempre quella di una macchina sbarazzina e dagli inserimenti fulminei, fin troppo. Sarà stato a causa degli pneumatici invernali montati con temperature primaverili, ma in alcuni frangenti mi sono spaventato. Ovvio che quando non conosco una vettura non esagero mai, soprattuto se la prova avviene per strada aperta al traffico, ma entrando in qualche rotonda con piglio aggressivo ho percepito un sovrasterzo piuttosto marcato e violento. Ci tengo a precisare che non si è nemmeno accesa la spia dell’esp ovvero del controllo di stabilità per cui sicuramente è più una percezione rispetto ad un reale sovrasterzo. Quando si pensa ad un’elettrica si concentra l’attenzione sul peso delle batterie trascurando il peso dei motori e del loro indotto. Se infatti il motore elettrico è nettamente più compatto e leggero del suo omologo termico, bisogna tenere in considerazione che è circondato da una robustissima gabbia di sicurezza. Questo poiché in caso di impatto i cavi ad alta tensione non si devono mai schiacciare. Allo stesso modo la struttura stessa della vettura deve essere irrobustita poiché il motore termico aiuta anche a dissipare parte dell’energia dell’urto. La sua assenza costringe pertanto i progettisti a sopperire inserendo nuovi elementi di sicurezza che aumentano il peso.

Analizziamo cosa succede, quasi tutte le auto elettriche sono dotate della funzione di recupero dell’energia, questa funzione viene spesso estremizzata per consentire la guida in modalità One Pedal. Ovvero, basta togliere il pedale dall’acceleratore per avere una decelerazione marcata. Sulle prime questo lascia un pò sgomenti e si rischia un’andatura a singhiozzo, per fare un esempio anche in una rampa in discesa bisogna tenere  un pò il pedale dell’acceleratore pigiato altrimenti la vettura frena. Questo per far capire quanto la decelerazione sia marcata una volta tolto il piede.

Tornando quindi alla nostra sensazione di sovrasterzo penso che questa funzione One Pedal appena descritta sia parte integrante del problema. Siamo abituati a pensare che le auto a trazione anteriore come la Mini abbiano solo tendenze sottosterzanti e mai sovrasterzanti. Il sottosterzo è in pratica quel fenomeno che avviene per vari motivi e che tende a far andare la vettura più dritta rispetto a quanto dovrebbe curvare rispetto all’angolo di sterzo impostato. Il sovrasterzo si ha quando la vettura gira molto di più, spesso accade con le auto a trazione posteriore, soprattutto se si accelera col gas sbandano. In realtà anche una trazione anteriore come la Mini impegnata in curva, con un avantreno estremamente direzionale dato anche da un braccio a terra piuttosto marcato, nel momento in cui si “frena” tende a chiudere parecchio la curva ed ecco la sensazione di sovrasterzo.

Ritengo che con degli pneumatici estivi questo fenomeno sarebbe stato molto meno accentuato ed allo stesso tempo sono piuttosto sicuro che l’elettronica sia pronta ad intervenire in modo tempestivo qualora la situazione lo richieda.

Riflettendo però mi sorge un dubbio, e se ancora una volta gli ingegneri di Monaco di Baviera hanno voluto stupirci e conquistarci? Sappiamo tutti come hanno risposto alle critiche sulle “vecchie” serie 3 ritenute troppo facili e prive di anima, introducendo un sovrasterzo più che marcato sull’attuale Serie 3 qualora la si porti al limite. Quindi perché non pensare che si sia voluto calcare su questa caratteristica di guida per un nuovo mercato? Ovvero quello fino ad ora inesplorato degli “smanettoni” ecologici.

Esistono già delle super o hyper car ad altissime prestazioni elettriche, ma fino ad ora erano pochissime (per non dire 0) le medie sportiveggianti ed anche ecologiche. Che la nuova Mini Cooper S sia la risposta a questa esigenza?

Non ci resta che aspettare e vedere, di sicuro vorrei anche una versione che nasca su piattaforma elettrica con le batterie sotto al pianale ed un comportamento più neutro. Vedremo!

E voi cosa ne pensate della nuova Mini Elettrica?

Categorie: Le nostre prove

Marcello Rossetti

Marcello Rossetti

Appassionato di auto da sempre, amante della guida e del pilotaggio. Fammi fare 70 curve in mezzo al verde e sono felice